Il termine madre

Antonella ha sviluppato una profonda, originale teologia di Dio come madre, che discuto varie volte in questo sito.

Mi sembra interessante vedere la ricostruzione linguistica del termine madre.

L’italiano madre è una continuazione del latino māter, che a sua volta deriva, attraverso diverse peripezie, dalla radice sanscrita mātr (मातृ), significa “madre” e rappresenta l’antenato linguistico di una varietà di parole per “madre” nelle lingue indoeuropee. Il sanscrito मातृ ha dato vita a una serie di termini cognati nella famiglia delle lingue indo-europee.

Vediamo alcuni termini che indicano “madre” (questo non è un albero linguistico che riflette le diramazioni dirette)

Sanscrito मातृ (mātr), greco antico μήτηρ (mētēr), Latino māter

Latino māter ha dato vita nelle lingue romanze all’ italiano madre, spagnolo madre, francese mère, portoghese mãe, rumeno mama

Altre lingue: inglese mother, tedesco mutter, russo мать (mat’), мама (mama)

Interessante notare che la radice  è costante nella maggior parte dei derivati, un suono dolce, labiale. Diminutivi familiari come mama o mom appaiono quasi universalmente.

Ulteriore osservazione: la bilabiale m è prodotto con le labbra, quindi pensiamo alla suzione e ai primi versi dei neonati, nutrimento e conforto. Il suono della vocale a è aperto e luminoso, trasmette chiarezza ed emozione. Raddoppiamento: la ripetizione di ma (ad esempio, mama) crea un ritmo rassicurante, intimo, musicale.