Schede libri

In questa sezione (attualmente ancora in costruzione) propongo una breve analisi dei volumi pubblicati da Antonella a partire da Memoria Profonda e Risveglio (2008), Dio è madre (2013), Spirito Santo. Divina maternità, amore in atto (2019), Dentro il silenzio (2023), Dalla comunità alla comunione (2023), Mistica e Coscienza. Vedere dentro (2024).

Presentazione di di Memoria Profonda e Risveglio (2008):

Allego una recensione che ho scritto sull’ultimo volume di Antonella Mistica e Coscienza (2024), pubblicata da Il Regno, numero di Settembre 2024.

Questa è una recensione di Mistica e Coscienza che ho scritto in inglese, pubblicata dalla rivista Teresianum con la casa editrice Brepols. La rivista si occupa di Teologia spirituale ed è gestita dalla Pontificia Facoltà Teologica Teresianum di Roma.

In questo bellissimo volume, Antonella riflette sulla necessità di trasformare le varie realtà comunitarie, a partire dalla famiglia, in autentiche esperienze di comunione. ​Antonella sottolinea come, in un’epoca di crisi globale, sia fondamentale aprirsi all’azione dello Spirito per trasformare le relazioni e le comunità in spazi di autentica comunione e amore, riuscendo a cogliere con profondità e sensibilità il bisogno spirituale del nostro tempo.

Il testo è suddiviso in cinque parti, per un totale di undici capitoli:​

1 Dinamica trinitaria: esplora la relazione intratrinitaria come modello di comunione.​

2 Comunità: analizza le strutture comunitarie e le sfide contemporanee.​

3 Comunione: approfondisce il passaggio dalla semplice convivenza alla vera comunione spirituale.​

4 Relazioni: esamina le dinamiche relazionali alla luce della spiritualità.​

5 Chiesa visibile, Chiesa invisibile: riflette sulla dimensione spirituale e istituzionale della Chiesa.​

La prima parte si radica sul fondamento della comunione trinitaria come modello primario delle relazioni umane. Nella dinamica trinitaria, Dio non è una realtà isolata ma una relazione incessante d’amore tra Padre, Figlio e Spirito Santo. Questa dinamica diventa, per Antonella, il paradigma ideale per ogni relazione comunitaria, familiare e sociale. La relazione trinitaria è caratterizzata da reciprocità, uguaglianza e amore gratuito. Le relazioni umane dovrebbero rispecchiare queste qualità per passare dalla semplice aggregazione alla vera comunione. Il silenzio contemplativo e la preghiera sono strumenti per entrare in sintonia con questa dinamica divina.

La seconda parte, Antonella affronta il concetto di comunità, spesso inteso semplicemente come una convivenza o un insieme di persone unite da uno scopo comune. Tuttavia, la vera chiamata è verso una comunione più profonda che vada oltre le differenze individuali e i conflitti. Secondo Antonella, il passaggio dalla comunità alla comunione avviene attraverso: la rinuncia a schemi egoistici e al dominio dell’ego; l’apertura all’azione trasformante dello Spirito Santo; l’abbraccio della fragilità personale e altrui come luogo di incontro con Dio. La comunione richiede una trasformazione radicale del cuore, un passaggio dal vivere insieme superficialmente al vivere in modo profondamente connesso nella dimensione spirituale.

Altro tema centrale è quello delle relazioni come luogo di manifestazione dello Spirito. Le relazioni non sono semplicemente un aspetto sociale della vita, ma sono il vero spazio spirituale dove l’amore di Dio si manifesta concretamente. Antonella mette in guardia dalle relazioni dominate dalla paura, dalla competizione o dalla superficialità, proponendo invece una visione delle relazioni come luogo privilegiato dell’azione dello Spirito. Le relazioni autentiche nascono dalla disponibilità a lasciare spazio all’altro nella propria vita. Occorre una vera e propria ascesa interiore, cioè una purificazione delle intenzioni personali, per creare relazioni autentiche e profonde. Il silenzio, l’ascolto e l’accoglienza reciproca diventano strumenti essenziali per costruire relazioni autentiche fondate sulla comunione spirituale.

Chiesa visibile, Chiesa invisibile, riflette sulla dimensione istituzionale della Chiesa (visibile) e sulla dimensione spirituale (invisibile). Questa distinzione è cruciale per comprendere come la Chiesa debba costantemente purificarsi e aprirsi all’azione dello Spirito, evitando il rischio di diventare un’organizzazione chiusa in se stessa. Antonella sostiene che la Chiesa visibile deve mantenere una costante apertura allo Spirito per incarnare autenticamente la comunione spirituale che rappresenta. La vera comunione ecclesiale va oltre le strutture organizzative e si realizza quando ogni persona vive in modo radicale la relazione con Dio e con gli altri. La dimensione invisibile della Chiesa è quella mistica, radicata nell’esperienza interiore dello Spirito, che sostiene e vivifica la comunità visibile.

Un tema trasversale dell’opera è l’importanza del silenzio contemplativo.come dimensione essenziale per raggiungere la comunione. Questo silenzio non è passività o isolamento, ma un atto profondamente attivo che implica apertura totale a Dio, che trasforma e rigenera l’individuo, capacità di ascolto profondo degli altri e della realtà circostante, purificazione interiore che libera da egoismi e resistenze, facilitando una comunione autentica con gli altri.

Antonella indica che la via della comunione è oggi più urgente che mai, specialmente di fronte alle crisi globali e alle tensioni sociali e relazionali. Proporre una spiritualità che trasformi le relazioni umane in autentiche comunioni spirituali è la sfida fondamentale del cristianesimo contemporaneo.

In sintesi, il libro invita a una profonda revisione personale e comunitaria, capace di passare da relazioni basate sul possesso e sul potere, a relazioni fondate sull’amore, sull’accoglienza reciproca e sull’apertura all’azione trasformatrice dello Spirito. Una spiritualità incarnata.

La risurrezione della carne inizia con il risveglio, quando si attiva il processo di purificazione della vita psichica e emozionale […] Per ognuno è dunque fondamentale che il corpo della risurrezione possa mettere radici durante la vita terrena, si possa espandere attraverso il lungo processo di purificazione che inizia nel tempo per continuare poi nell’eterno. […] Piu ci nascondiamo, piu desideriamo conservare le apparenze, piu ci chiudiamo alla risurrezione della carne, verità di fede che attiva in poi il processo di salvezza […] Tutto avviene nell’eterno presente, nel qui e ora in cui l’al di là è già al di qua e viceversa, l’al di qua è già di di là, nel corpo vivo di quel regno che il regno dell’amore.

Antonella Lumini, Dalla comunità alla comunione, p. 43

L’anima si vivifica quando in essa si risveglia il desiderio di luce che la spinge verso lo Spirito (p. 41)

Non fuggire il mondo, ma patire il mondo, non rimanere sottoposti ai suoi giochi, alle menzogne dello spirito che lo governa. Quindi non distacco, ma passione d’amore. Partecipazione intensa a quanto ci attraversa per incanalarlo nella corrente della luce che purifica e sana (p. 13)

La comunione dei santi è il corpo vivo formato da tutti coloro che, aprendosi a questo processo di santificazione attraverso i battesimo e nutrendosi del corpo di Cristo, cominciano a sviluppare di santità e a formare copro tra loro. Corpo vivo che cresce nel tempo vivificando nei fedeli il corpo della risurrezione. Nella luce dell’eterno che è nei cieli, ma anche sulla terra dove c’è nudità e verità, questo corpo risplende ed effonde l’amore che riceve (p. 129).